Arànn
Nei primi documenti antichi a partire dal '200, in modo sparso incontriamo i nomi Rano, Ranno, Arano (il più antico e frequente), per arrivare, all'inizio del secolo scorso, al definitivo Aranno.
In passato si è ipotizzato che all'origine del nome Ranno ci sia il rhamnus (ranno), pianta spinosa che cresce nei boschi e, si dice, che un tempo servisse, ridotta in cenere, a fare il "ranno" per mettere a mollo il bucato. Secondo la tradizione locale da qui avrebbe trovato origine il nomignolo affibbiato agli arannesi: i "Masarée" (cioè fradici, a mollo).
Ma attualmente si può formulare anche un'altra ipotesi partendo da "ARA –": Il Dott. Dario Petrini del Centro di dialettologia della S.i. fa riferimento a un possibile plurale femminile in –ann (sul modello di tósa, tósann - ragazza, plurale ragazze) del termine antico latino "HARA", che significa "stalla" e che ha dato luogo, per esempio, al toponimo "Madonna d'Arla". Questa ipotesi si riferisce alla particolare pronuncia della –n finale, dentale (come "nano") e non velare (come in "ancora"). Inoltre, spesso a un nome di persona si aggiunge "ann" per formare nomi di luogo in riferimento a possedimenti, come ad esempio "Muzzano", dal nome di persona "Mutius". Ma per verificare questa ipotesi andrebbero effettuate alcune ulteriori verifiche documentarie: quella della presenza nei documenti antichi di forme significative femminili e plurali del toponimo in "-ann" e quella della presenza del finale femminile plurale (sempre -ann) nell'area dialettale in questione, oltre che, naturalmente, quella relativa alla presenza in questa zona del nome comune ára (stalla). A questo proposito si può pensare alla parola "èra", presente nel dialetto di Aranno, che indica lo spazio esterno alla casa, in italiano "aia".
In conclusione, quindi, il toponimo "ARÁNN" (in dialetto, poi italianizzato in "Arano" e poi "Aranno") potrebbe essere derivato dal plurale di "ára" (grazie al finale –ànn, e significare dunque semplicemente "STALLE", come appunto "Madonna d'Arla"). Si può quindi pensare che Aranno, in un lontano passato, sia stato un villaggio prevalentemente costituito da stalle (del tipo "maggengo"), non possedendo un alpe.